Impara l’arte e … non metterla da parte! Ecco come risponde il NO-PROFIT alla crisi.
“Impara l’arte e … non metterla da parte”! Con questo titolo, che provocatoriamente sovverte il vecchio adagio (che in realtà nel dire “mettila da parte” voleva solo significare di conservare le proprie competenze perché potrebbero servire in futuro), l’associazione campana F.O.C.U.S. Sociale sta portando avanti un progetto teso ad incrementare l’occupazione tra giovani napoletani a rischio di esclusione sociale, rispolverando la figura del “maestro di bottega”. Il progetto, che coniuga tradizione ed innovazione per un nuovo modo di fare impresa e reagire alla crisi, consiste nel «trasferimento delle competenze professionali– si legge sul sito dell’associazione – maturate dai maestri di bottega del centro storico di Napoli nel corso della propria esperienza; ciò offrirà ai giovani l’occasione di apprendere unmestiere altamente professionalizzante che, sostenuto da un percorso formativo specifico, li porterà a fare dell’artigianato tradizionale un modello di impresa innovativa».
Il progetto vince l’Edizione dello scorso anno del Premio “Sodalitas Social Innovation”, un programma teso a mettere in rete le esperienze più meritevoli nel campo del no-profit al fine di sviluppare una partnership col mondo delle imprese. Il vantaggio è reciproco.
Ed anche il livello di responsabilità sociale, un concetto di cui si stanno via via “affezionando” le imprese.